Il Settimo Comandamento
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SINTESI CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA
PARTE TERZA "LA VITA IN CRISTO".
SCHEDA 3_7 = IL SETTIMO COMANDAMENTO
Premessa: il settimo comandamento proibisce di prendere o tenere ingiustamente i beni del prossimo; prescrive la giustizia e la carità nella gestione dei beni materiali e del frutto del lavoro umano.
Destinazione universale e proprietà privata: all’inizio, Dio ha affidato la terra e le sue risorse alla gestione comune dell’umanità. L’appropriazione dei beni è legittima al fine di garantire la libertà e la dignità delle persone, di aiutare ciascuno a soddisfare i propri bisogni fondamentali e i bisogni di coloro cui ha la responsabilità. Il diritto alla proprietà privata non elimina la destinazione universale dei beni, che resta prioritaria.
Rispetto delle persone e dei loro beni: in materia economica occorrono la temperanza per moderare l’attaccamento ai beni di questo mondo, la giustizia per rispettare i diritti del prossimo, e la solidarietà, seguendo la regola aurea secondo cui il Signore, da ricco che era, si è fatto povero per noi, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà.
Il settimo comandamento proibisce il furto. Tuttavia, non si ha furto se è contrario alla destinazione universale dei beni, come in casi di necessità urgente (cibo, rifugio, nutrimento,…). Ogni modo di prendere e di tenere ingiustamente i beni del prossimo è contrario al settimo comandamento, come tenere deliberatamente cose avute in prestito, commettere frode nel commercio, pagare salari ingiusti e alzare i prezzi speculando sull’ignoranza o sul bisogno altrui. Sono pure moralmente illeciti la speculazione, con la quale si agisce per far artificiosamente variare la stima dei beni, in vista di trarne un vantaggio a danno degli altri; la corruzione, con la quale si svia il giudizio di coloro che prendono decisioni in base al diritto; i lavori eseguiti male, al frode fiscale, la contraffazione di assegni e di fatture.
In forza della giustizia commutativa, la riparazione dell’ingiustizia commessa esige la restituzione al proprietario di ciò di cui è stato derubato, come nell’episodio di Zaccheo (Lc 19,8). I giochi d’azzardo e le scommesse sono in se stesse contrari alla giustizia.
Il settimo comandamento proibisce inoltre l’asservimento di esseri umani, per venderli o scambiarli come fossero merci.
Rispetto dell’integrità della Creazione: il settimo comandamento esige il religioso rispetto dell’integrità della creazione. A tal proposito, si possono amare gli animali, ma non si devono fare oggetto di quell’affetto che è dovuto soltanto alle persone.
La dottrina sociale della Chiesa: nasce nel secolo XIX, all’epoca dell’impatto del Vangelo con la moderna società industriale, le sue nuove strutture per i beni di consumo.
La Chiesa propone principi di riflessione, criteri di giudizio, orientamenti per l’azione:
- una teoria che fa del profitto la regola esclusiva e il fine ultimo dell’attività economica è moralmente inaccettabile;
- si rifiutano le teorie totalitarie e atee associate, come comunismo e socialismo, come anche il capitalismo che antepongono alla dignità della persona la legge di mercato.
Il lavoro: esalta i talenti ricevuti. Può anche essere redentivo: sopportando la penosa fatica del lavoro in unione con Gesù, l’artigiano di Nazareth e il crocifisso del Calvario, l’uomo in un certo modo coopera con il Figlio di Dio nella sua opera redentrice, per questo può essere mezzo di santificazione.
Lo sciopero è moralmente legittimo quando appare come lo strumento inevitabile – o per lo meno necessario – per un vantaggio proporzionato. Diventa moralmente inaccettabile quando è accompagnato da violenze.
Giustizia e solidarietà fra nazioni: a livello internazionale, la disuguaglianza delle risorse e dei mezzi economici è tale da provocare un fossato fra le nazioni.
Le nazioni ricche hanno una grave responsabilità morale nei confronti di quelle che da se stesse non possono assicurarsi i mezzi del proprio sviluppo. L’aiuto diretto costituisce una risposta adeguata. Occorre anche riformare le istituzioni economiche e finanziarie internazionali perché possano promuovere rapporti equi con i paesi meno sviluppati.
L’amore per i poveri: l’amore della Chiesa per i poveri appartiene alla sua costante tradizione.
Le opere di misericordia sono le azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirituali. Istruire, consigliare, consolare, confortare sono opere di misericordia spirituale, come perdonare e sopportare con pazienza. Le opere di misericordia corporale consistono segnatamente nel dare da mangiare a chi ha fame, nell'ospitare i senza tetto, nel vestire chi ha bisogno di indumenti, nel visitare gli ammalati e i prigionieri, nel seppellire i morti. Tra queste opere, fare l'elemosina ai poveri è una delle principali testimonianze della carità fraterna: è pure una pratica di giustizia che piace a Dio.
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Cari figli, oggi in questo giorno di grazia, in modo particolare vi invito a non vivere la vita tendendo verso gli obiettivi terreni e a non cercare la pace e la gioia nelle cose terrene perché in questo modo la vostra vita è avvolta dalle tenebre e non vedete il senso della vostra vita. Figlioli, aprite la porta del vostro cuore a Gesù, permettetegli di avvolgere tutta la vostra vita perché possiate iniziare a vivere nell’amore e nella misericordia di Dio. Figli miei soltanto con Gesù nei vostri cuori conoscerete il vero obiettivo della vostra vita e tenderete verso la salvezza eterna. Io vi benedico con la mia benedizione materna.(Con approvazione ecclesiastica).
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