Apostoli della Divina Misericordia

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Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della pace

SINTESI CCC - SCHEDA 3_5

Il Quarto Comandamento
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SINTESI CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA

PARTE TERZA "LA VITA IN CRISTO".


SCHEDA 3_5 = IL QUARTO COMANDAMENTO

 

Premessa: Il quarto comandamento apre la seconda tavola della Legge. Indica l'ordine della carità. Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori ai quali dobbiamo la vita e che ci hanno trasmesso la conoscenza di Dio. Il quarto comandamento si rivolge espressamente ai figli. Concerne parimenti i rapporti di parentela. Si estende infine ai doveri nei confronti degli insegnanti, dei datori di lavoro, dei superiori.

 

Natura umana e cristiana della famiglia: la comunità coniugale è fondata sul consenso degli sposi. «La famiglia cristiana offre una rivelazione e una realizzazione specifica della comunione ecclesiale; anche per questo motivo, può e deve essere chiamata "chiesa domestica"».

La famiglia è poi cellula originaria della vita sociale: è la comunità nella quale, fin dall’infanzia, si possono apprendere valori morali.

 

Doveri dei membri della famiglia: il rispetto per i genitori (pietà filiale) è fatto di riconoscenza verso coloro che, con il dono della vita, il loro amore e il loro lavoro, hanno messo al mondo i loro figli e hanno loro permesso di crescere in età, in sapienza e in grazia. Il quarto comandamento ricorda ai figli divenuti adulti le loro responsabilità verso i genitori. Nella misura in cui possono, devono dare loro l'aiuto materiale e morale, negli anni della vecchiaia e in tempo di malattia, di solitudine o di indigenza[1].

La funzione educativa dei genitori è tanto importante che, se manca, può a stento essere supplita; devono considerare i loro figli come figli di Dio e rispettarli come persone umane; sono i primi responsabili dell'educazione dei loro figli, innanzitutto con la creazione di una famiglia. I genitori hanno anche la grave responsabilità di dare ai loro figli buoni esempi. Riconoscendo con franchezza davanti ai figli le proprie mancanze, saranno meglio in grado di guidarli e di correggerli. Dalla grazia del sacramento del Matrimonio, i genitori hanno ricevuto la responsabilità e il privilegio di evangelizzare i loro figli. Li faranno partecipare alla vita della Chiesa fin dalla più tenera età. La parrocchia è la comunità eucaristica e il cuore della vita liturgica delle famiglie cristiane; è un luogo privilegiato della catechesi dei figli e dei genitori. Durante l'infanzia, il rispetto e l'affetto dei genitori si esprimono innanzitutto nell'allevare i propri figli, e nel provvedere ai loro bisogni materiali e spirituali. Diventando adulti, i figli hanno il dovere e il diritto di scegliere la propria professione e il proprio stato di vita. Alcuni non si sposano, al fine di prendersi cura dei propri genitori, o dei propri fratelli e sorelle, di dedicarsi più esclusivamente ad una professione o per altri validi motivi. Costoro possono grandemente contribuire al bene della famiglia umana[2].

 

Famiglia e Regno: i vincoli familiari, sebbene importanti, sono però assoluti. È necessario convincersi che la prima vocazione del cristiano è quella di seguire Gesù. Diventare discepolo di Gesù significa accettare l’invito ad appartenere alla famiglia di Dio.

 

Concetto di autorità nella società civile: il quarto comandamento di Dio ci prescrive anche di onorare coloro che, per il nostro bene, hanno ricevuto da Dio un’autorità. Coloro che sono rivestiti di tale autorità, la devono esercitare come un servizio. oggetto specifico. Nessuno può comandare o istituire ciò che è contrario alla dignità delle persone e alla legge naturale.

I poteri politici sono tenuti a rispettare i diritti fondamentali della persona umana.

Coloro che sono sottomessi all'autorità considereranno i loro superiori come rappresentanti di Dio, che li ha costituiti ministri dei suoi doni. Dio» (1 Pt 2,13.16). La leale collaborazione dei cittadini comporta il diritto, talvolta il dovere, di fare le giuste rimostranze su ciò che a loro sembra nuocere alla dignità delle persone e al bene della comunità.

La sottomissione all'autorità e la corresponsabilità nel bene comune comportano l'esigenza morale del versamento delle imposte, dell'esercizio del diritto di voto, della difesa del paese.

Ogni istituzione si ispira ad una visione dell'uomo e del suo destino. Solo la Religione divinamente rivelata ha chiaramente riconosciuto in Dio, Creatore e Redentore, l'origine e il destino dell'uomo. La Chiesa è il segno e la salvaguardia del carattere trascendente della persona umana.


 


[1] CCC n. 2218.

[2] CCC 2231.

 

 

 

 

 

 

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