Apostoli della Divina Misericordia

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Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della pace

SINTESI CCC - SCHEDA 2_8

Sacramentali ed Esequie
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SINTESI CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA

PARTE SECONDA "L'ECONOMIA SACRAMENTALE".


SCHEDA 2_8 = SACRAMENTALI ED ESEQUIE

 

Premessa: la santa madre Chiesa ha istituito i sacramentali, per mezzo dei quali vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi vengono santificate le circostanze della vita.

 

Tratti caratteristici: imposizione della mano, segno della croce, aspersione in ricordo del battesimo. Derivano dal sacerdozio battesimale: ogni battezzato è chiamato ad essere una benedizione e a benedire. I sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo.

 

Varie forme: anzitutto le benedizioni. Alcune benedizioni hanno portata duratura, come la benedizione dell’abate o dell’abbadessa, la consacrazione delle vergini e delle vedove, il rito della professione religiosa e la benedizione per alcuni ministeri ecclesiastici (lettori, accoliti, catechisti,…) o benedizioni che riguardano oggetti.

Quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. Esso mira a scacciare i demoni o a liberare dall’influenza demoniaca. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche. È importante quindi accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza del maligno e non di una malattia.

 

Religiosità popolare: oltre alla liturgia dei sacramenti e dei sacramentali, il senso religioso del popolo cristiano, in ogni tempo, ha trovato la sua espressione nelle varie forme di pietà quali la venerazione delle reliquie, le visite ai santuari, i pellegrinaggi, le processioni, la “via crucis”, il rosario, le medaglie, … . Tali espressioni sono il prolungamento della vita liturgica della Chiesa, ma non la sostituiscono.

 

 

 

LE ESEQUIE CRISTIANE

 

Premessa: tutti i sacramenti hanno per scopo l’ultima Pasqua del Figlio di Dio, quella che introduce nella vita del Regno.

 

L’ultima Pasqua: il senso cristiano della morte si manifesta alla luce del mistero pasquale della morte e risurrezione di Cristo.

La Chiesa che, come Madre, ha portato sacramentalmente nel suo seno il cristiano durante il suo pellegrinaggio terreno, lo accompagna al termine del suo cammino per rimetterlo “nelle mani del Padre”. Questa offerta è celebrata in pienezza nel sacrificio eucaristico; le benedizioni che precedono e che seguono sono dei sacramentali.

 

Celebrazione delle esequie: le esequie cristiane sono una celebrazione liturgica della Chiesa. Il  ministro della Chiesa, in questo caso, mira ad esprimere la comunione efficace con il defunto come pure a rendere partecipe la sua comunità riunita nell’annunciare la vita eterna.

Il rito delle esequie cristiane della liturgia romana propone tre tipi di celebrazione: in chiesa, a casa, nel cimitero. Questo svolgimento prevede quattro momenti principali:

  1. l’accoglienza della comunità: la comunità che si raduna attende parole di vita eterna;
  2. la liturgia della Parola: si esige una preparazione più specifica, perché l’assemblea può comprendere che gente poco assidua alla liturgia;
  3. il sacrificio eucaristico: è allora che la Chiesa esprime la propria comunione con il defunto;
  4. l’addio: (a-Dio) al defunto è la sua raccomandazione che parte dalla Chiesa. È l’ultimo saluto rivolto alla comunità cristiana a un suo membro.

 

 

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