Il desiderio di DIO
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SINTESI CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA
PARTE PRIMA "LA PROFESSIONE DELLA FEDE".
SCHEDA 1_0 = IL DESIDERIO DI DIO
Premessa: il desiderio di Dio è nel cuore dell’uomo, per questo ogni essere umano è anche un essere religioso; facendo riferimento all’antropologia filosofica, potremo dire che fra le sue dimensioni fondamentali, c’è anche quella religiosa.
Le vie che portano a riconoscere l’esistenza di Dio sono nella creazione, in particolare il mondo con la sua varietà e complessità che presumono un creatore o quanto meno uno che ha “messo in ordine” le cose del creato, e l’uomo con la sua complessità e il suo desiderio di elevazione verso le cose celesti, in una dimensione che noi chiamiamo trascendentale.
Dio si è rivelato all’uomo: noi crediamo che Dio si è pienamente rivelato in Gesù Cristo, ma anche che non ha mai nascosto la sua presenza, dalla creazione del mondo (Gen 1) all’alleanza con Noè fino ad Abramo (Gen 12) per cui Dio elegge Israele come suo popolo prediletto.
Dopo la Rivelazione in Gesù, noi crediamo che non ci sarà alcun altra rivelazione … da questo si può comprendere come testimoni di geova, new age e altri movimenti non possono essere accettati, perché presumono che Dio riveli qualcos’altro dopo l’avvento di Gesù Cristo.
La Rivelazione è stata trasmessa attraverso gli apostoli, tramite la forma orale nella predicazione e nella forma scritta da quegli Apostoli che trasmisero i testi del Nuovo Testamento giunto fino a noi. Dalla Tradizione apostolica fino a noi, l’unico organo competente per interpretare la Scrittura è il Magistero della Chiesa, nella persona del Papa e dei vescovi. Da questo si comprende come le decisioni a favore della vita, dal suo nascere alla fine naturale, sia particolarmente tenuta in considerazione dal Magistero stesso.
La Chiesa venera particolarmente le Sacre Scritture, perché esse sono ispirate da Dio. Cosa significa? Se capita di leggere qualche brano biblico, può sembrare strano che ci vengano raccontati episodi di vita comune, con protagonisti della Bibbia che si macchiano anche di peccati, non dobbiamo meravigliarci più di tanto: l’autore del Testo Sacro ci descrive la storia della salvezza e la vita della chiesa primitiva facendo comprendere come anche e soprattutto in quei contesti si rivela la presenza determinante di Dio.
Noi crediamo che lo Spirito Santo, il quale ha già insegnato ogni cosa ai discepoli, ci guida all’interpretazione del Testo Sacro. Pur tuttavia, quando meditiamo i libri della Bibbia, non dimentichiamo mai che occorre leggere attentamente, rileggere il Testo alla luce della Tradizione della Chiesa e comprendere il messaggio globale, senza assolutizzare questa o quella affermazione.
La Tradizione Apostolica è stata fondamentale per il canone delle Scritture, cioè per quell’insieme di Libri che noi crediamo ispirati da Dio. Essi sono 46 dell’Antico Testamento e 27 del Nuovo.
L’Antico Testamento è venerato dalla Chiesa, perché in esso vi è l’inizio della Rivelazione, dalla creazione all’Alleanza ai comandamenti fino ai testi profetici. Noi tuttavia, come cristiani, lo leggiamo alla luce del messaggio e dell’interpretazione che ne ha fatto Cristo e la Chiesa.
I Vangeli sono il cuore delle Scritture, contengono la vita e il messaggio di Gesù e sono stati trasmessi prima in forma orale e, qualche decennio dopo, per iscritto.
La Scrittura è fondamentale per la vita della Chiesa: ignorare le Scritture è ignorare Cristo.
La risposta dell’uomo a Dio
La risposta dell’uomo a Dio è nell’obbedienza della fede: obbedienza (ob-audire) significa sottomissione libera e responsabile alla Parola ascoltata, perché si crede che essa non sia un’imposizione ma l’unica e vera regola di vita. I nostri modelli di obbedienza sono Abramo e Maria.
La lettera agli Ebrei ci parla di Abramo che obbedì partendo per un luogo che non conosceva perché Dio gli aveva promesso una grande discendenza; per fede Abramo stava sacrificando a Dio l’unico suo figlio, per questo in lui si parla della fede come “fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11,1). Maria è invece colei che ha creduto dando il proprio consenso alla volontà di Dio perché si fidava ciecamente di Lui, anche dinanzi a un evento impossibile quale la nascita di un figlio in stato verginale.
La fede ha delle caratteristiche: è una grazia (un dono che viene dall’alto); un atto di amore (ha bisogno della nostra risposta); ha motivi credibili per essere professata; è un atto di libertà; è una necessità dell’uomo che ha bisogno di credere; è un dono da mantenere in mezzo a tante difficoltà; ci apre le porte a Dio, quindi è l’inizio della vita eterna.
La Chiesa, nel corso dei secoli, ha trasmesso le verità fondamentali della nostra fede, che sono racchiuse in sintesi in quello che noi chiamiamo CREDO o professione di fede.
CREDO NICENO-COSTANTINOPOLITANO
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CREDO ROMANO |
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
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Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto: discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
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Cari figli! In questo tempo di grazia dell’attesa, desidero invitarvi alla preghiera affinché l’Avvento sia la preghiera della famiglia. In modo particolare, figlioli, che abbraccio con tenerezza, vi esorto alla preghiera per la pace nel mondo, affinché la pace prevalga sull’inquietudine e l’odio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica)
continua »Cari figli! In questo tempo, quando celebrate il giorno di tutti i Santi, chiedete la loro intercessione e preghiere, affinché nella comunione con loro, troviate la pace. I santi siano per voi intercessori ed esempi da imitare per vivere una vita santa. Io sono con voi ed intercedo presso Dio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica).
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