La Caritas Francescana, con fiducia nella protezione di Dio e nella generosità degli uomini di buona volontà, ha aperto un nuovo fronte nella sua battaglia per
la diffusione della solidarietà a favore di chi soffre e dei bisognosi con il progetto
"Un occhio nel futuro" una scuola in Brasile.
Il progetto ha permesso di sottrarre oltre quattrocento bambini dal pericolo dello squallido mondo della droga, della malavita organizzata, della schiavitù, del sesso
mercenario, dello sfruttamento del lavoro minorile e del commercio degli organi. Un progetto, che guardando lontano, vuole fare di numerosi bambini poveri altrettanti
ambasciatori del cambiamento del proprio destino.
La Caritas Francescana li ha accolti dalle strade per insegnare loro a leggere e scrivere, per addestrarli ad un mestiere e avviarli ad un lavoro sereno per renderli autonomi e autosufficienti nella loro terra.
I bambini ricevono tanto amore, una qualificata istruzione, una buona educazione ai valori civili e cristiani oltre che orientamenti mirati e rassicuranti. Sono aiutati in ogni loro fabbisogno. Hanno un trattamento uguale ai nostri alunni per quanto riguarda la didattica e, in più, ricevono un trattamento specifico rivolto a superare le carenze
alimentari e sanitarie, tipiche di quelli che vivono nella povertà.
Per studiare devono essere alimentati bene! Per vivere in dignità devono avere opportunità!
Nella scuola della Caritas essi sono amorevolmente formati da professionisti preparati e responsabili, sono istruiti in tutte le discipline con i migliori testi e i più moderni strumenti pedagogici e informatici, sono alimentati secondo una sana dieta stabilita da dietologi e possono praticare giochi motivanti ed educativi.
Il progetto nasce il 23 gennaio 2000 dall’unità di intenti stabilitasi tra la Caritas Francescana e l’Istituto Scolastico di Educazione Dinamica, già operante come scuola privata in quel Comune, e si fonda sul concetto che la povertà non è solo mancanza di pane o assenza totale di beni materiali. L’estrema povertà la si incontra in ogni essere umano, quando gli viene negata la propria dignità, ma soprattutto in un bambino solo ed abbandonato, soggetto alle insidie e sfruttamento di uomini senza scrupoli, impossibilitato a frequentare una scuola che lo istruisca e lo educhi e gli apra le porte verso un futuro migliore, con amore e senza condizionamenti.
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Cari figli! In questo tempo di grazia dell’attesa, desidero invitarvi alla preghiera affinché l’Avvento sia la preghiera della famiglia. In modo particolare, figlioli, che abbraccio con tenerezza, vi esorto alla preghiera per la pace nel mondo, affinché la pace prevalga sull’inquietudine e l’odio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica)
continua »Cari figli! In questo tempo, quando celebrate il giorno di tutti i Santi, chiedete la loro intercessione e preghiere, affinché nella comunione con loro, troviate la pace. I santi siano per voi intercessori ed esempi da imitare per vivere una vita santa. Io sono con voi ed intercedo presso Dio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Con approvazione ecclesiastica).
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