Apostoli della Divina Misericordia

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Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della pace

La Confessione Mensile

Messaggio del 2 novembre 2009 (a Mirjana)

 

 


Cari figli, anche oggi sono tra di voi per mostrarvi la via che vi aiuterà a conoscere l’amore di Dio. Amore di Dio che vi ha permesso di sentirlo come Padre e invocare come Padre. Da voi aspetto che con la sincerità riguardate nei vostri cuori e vediate quanto lo amate. E’ l’ultimo ad essere amato? Circondati dai beni, quante volte lo avete tradito, negato e dimenticato? Figli miei, non illudetevi con i beni terreni. Pensate all’anima quale più importante del corpo. Purificatela. Invocate il Padre. Lui vi aspetta, ritornate da Lui. Io sono con voi perché Lui nella sua misericordia mi manda. Grazie!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CONFESSIONE MENSILE
 
 
 
…..Marija Pavlovic, veggente, racconta: -Durante la preghiera mi è apparsa per tre volte l'immagine di un fiore. La prima volta era meraviglioso, fresco, coloratissimo. Ed io ne ero felice! Poi ho visto lo stesso fiore chiuso, appassito, aveva perduto completamente la sua bellezza. Ero triste! Ma, ecco una goccia d'acqua cadde sul fiore appassito ed esso subito riacquistò tutta la sua freschezza ed il suo fulgore! Ho cercato di capire che cosa potesse significare per me questa visione, ma non ci riuscivo.- Perciò decisi di chiederlo alla Madonna durante una delle Sue apparizioni. Le dissi: "Madonna mia, che cosa vuol dire quello che ho visto durante la preghiera? Che significato aveva quel fiore?”. La Madonna sorrise e rispose: “Il vostro cuore è come quel fiore. Ogni cuore è meraviglioso nella bellezza creata da Dio. Ma quando sopraggiunge il peccato, il fiore appassisce ed il fulgore svanisce. Quella goccia caduta sul fiore per ravvivarlo, è il simbolo della Confessione. Voi, quando siete nel peccato non potete aiutarvi da soli, vi serve un aiuto da fuori."

 

.…..Nell'educazione alla pace, la Madonna, stando a quanto ci riferiscono i veggenti, chiede la confessione mensile. Nella comunità di Medjugorje il primo venerdì del mese, il sabato e la domenica sono i giorni della riconciliazione.

 

Ci si porrà sicuramente la domanda: perché così spesso?

 

 


Alla luce di quello che sappiamo sulle leggi della vita spirituale si può comprendere facilmente l'invito mensile al sacramento della confessione, perché il bisogno del sacramento della riconciliazione non è solo collegato con quanto di negativo abbiamo compiuto, ma soprattutto con la crescita nell'amore, nella pace, nella misericordia e nel perdono. Anche, quando si afferma di non aver nulla da confessare, ciò non esclude l'esigenza di voler festeggiare la riconciliazione.

 


Il sacramento della riconciliazione include in sé il bisogno di festa, di allegrezza, di gioia, di comunione, di guarigione, di vita. E così, chi si avvicina mensilmente alla confessione, comprenderà sicuramente le leggi della vita spirituale, l'incontro con il sacerdote gli permetterà di capire con più facilità che cosa deve fare, più semplicemente deciderà per la sua crescita e scoprirà i pericoli che la ostacolano. Le ferite derivategli dal peccato gli verranno risanate.
L'intimo dell'uomo, la sua anima, assomigliano ad un vano ammobiliato. Da una stanza arredata è facile scoprire infatti che tipo sia colui che vi abita. Dai quadri e dagli oggetti che piacciono a questa persona si vede chiaramente che cosa preferisce, che cosa ama, e davanti a che cosa si inchina. Lo stesso vale per l'anima.
Se la si penetra regolarmente portando luce divina, allora l'anima sarà in ordine e con più facilità si evidenzieranno anche i piccoli difetti. Sarà più semplice allontanare gli ostacoli, opporsi alle influenze pericolose e negative del mondo in cui si vive e si lavora. E se l'uomo si trova in circostanze felici, allora ha maggiore bisogno di pulizia, di liberazione, di cura interiore.

 


Tutto ciò che succede nel mondo diventa parte della nostra anima, giustificazione e senso del nostro agire, causa delle nostre paure, sfiducia, nevrosi. Si perde dunque, così, il senso personale del bello, del buono, del nobile, e intanto si perde fiducia nell'amore e nella pace, nella sincerità e nell'amicizia. La confessione mensile è un grande aiuto per eliminare le impurità e le cattive influenze che ne derivano.
Ogni uomo riflette ciò che porta nel cuore. Se c'è qualcosa di buono, risplende il bene, se nel cuore c'è l'amore, rispecchia l'amore. Da qui si comprende la responsabilità che hanno tutti gli uomini gli uni verso gli altri.
La confessione mensile si può intendere anche come un Sacramento che protegge dal male e non solo come la pulizia del male che già c'è nel cuore.
Se una persona lavora in un'industria dove si fabbricano sostanze velenose o dove lo spazio, a causa di una determinata produzione, è inquinato e pericoloso, è più che naturale che prenda delle precauzioni. Se non agisse così, si comporterebbe da irresponsabile nei confronti della vita.

 

Il mondo di oggi non deve essere condannato, così come non si condannerebbe un malato. Come con un malato, bisogna aiutarlo e cercare di comprenderlo. Bisogna però proteggersi dalla malattia del mondo, provocata dal peccato, per poter vivere in modo sano ed aiutare gli altri a vivere sani nell'anima.
Dalle esperienze collettive di preghiera si sa che la Madonna ha chiesto talvolta anche la confessione setti­manale. Si è verificato nelle settimane di preparazione alla festa del Natale, alla Pasqua, e cosi via. Maria non desidera altro per i suoi figli che questa guarigione spirituale per sempre, per poter vivere sempre nella pace.
….Per molti la confessione è un momento faticoso, nel quale bisogna rivelare ad un altro i propri peccati, le trasgressioni, i difetti ed attenderne le parole di rimprovero, di divieto, di minaccia ed infine la punizione. Spesso poi si tratta di una forma di punizione selezionata, infatti, confessandoci da un sacerdote che non conosciamo, o se lo conosciamo, evitiamo di dire tutto, magari tralasciamo, per timore, le cose più importanti, cercando così di "farla franca".

 


Negli ultimi tempi, per sacerdoti e credenti, la Confessione è in crisi. Mentre tanti cercano persone con le quali poter conversare dei loro problemi, delle loro situazioni spirituali, dei peccati e delle ferite ricevute dagli altri: molti singoli ed intere famiglie cercano psicoterapeuti e psicanalisti aspettando in modo diverso un aiuto per superare le loro crisi spirituali. E quando si trova un buon consigliere o uno psicoterapeuta attento, davanti a lui si apre l'anima ed il cuore, e così l'uomo riceve dall'uomo l'aiuto desiderato per superare i propri problemi.
L'esperienza sociale ha confermato il fatto che l'uomo cerca sempre un'altra persona ed un momento in cui si possa stare insieme in modo riservato, per dare lenimento al proprio cuore ed alla propria anima. E se esiste disordine nella vita, allora maggiori e più dolorose sono le ferite e le pene, e maggiore è il bisogno che si ha dell'altra persona che possa ascoltarci e procurarci, già solo mediante l'atto dell'ascolto, calma, consolazione ed aiuto.

 


Nella confessione cristiana troviamo questo grande ed importante momento di riservatezza confidenziale. L'uomo-sacerdote è a disposizione di un altro uomo e, accordandogli confidenziale fiducia, è pronto ad ascoltare i suoi problemi ed i suoi peccati. Ma la confessione, grazie alla divina potenza di Gesù Signore, supera la sua entità di incontro umano conducendo l'uomo fino all'incontro con Dio, con il Padre buono che dopo aver tanto atteso, ora con gioia, corre all'abbraccio, dona vesti nuove ed invita tutti alla mensa della comunione dove si festeggia l'immensità della Divina Misericordia.
Perciò la Confessione è un incontro tra l'umano e il divino, attraverso lo strumento umano della conversazione e della reciproca fiducia.


 
 
(padre Slavko Barbaric - "Dammi il tuo cuore ferito")

 

 

 

 
 

 

 

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