Apostoli della Divina Misericordia

Sito della Associazione Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace O.N.L.U.S.

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Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della pace

Incontro incaricati Assisi 2012

 

 

SANTA MARIA DEGLI ANGELI 29-30 SETTEMBRE 2012
(V Incontro Nazionale Dei Delegati dell’Apostolato Della Divina Misericordia Con Maria Regina Della Pace).

Scarica il .PDF della Catechesi di p. Francesco:


INTRODUZIONE
La mia relazione carissimi, sarà incentrata su tre aspetti. In sintesi, desidero offrirvi degli spunti sui quali poi riflettere nei lavori dei gruppi. Toccherò in breve queste tre dimensioni della nostra vita: l’identità cristiana, l’identità carismatica e la nostra  identità.
Iniziamo da questo versetto di san Paolo ai Romani, che è la  trama che fa da sottofondo e da fondamento alle tre dimensioni che presenterò. “Affinché quelli che egli ha conosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli” (Rm 8,29).


1. Identità Cristiana

Cominciamo quindi ponendoci una domanda: Che cos’è l’identità? Come si  relaziona? l’identità cristiana a cosa o meglio a chi è legata?                                        

Possiamo  delinearne la nozione affermando che l’identità è il risultato di un rapporto, e quindi di un sistema di relazioni. Essa è riconoscibile in quanto legata ad un comportamento che diventa esso stesso espressione dell’identità. Per noi Cristiani: Essere “conformi all’immagine di Cristo”, che non significa l’annullamento dell’identità individuale, significa assumere un’identità come risultato di un rapporto. Come Cristiani siamo chiamati ad assumere il comportamento di Cristo; "…e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2, 20); "Per me infatti il vivere è Cristo" (Fil 1, 21) e ancora   dirà nella lettera ai  Corinzi noi abbiamo il nous di Cristo: Il pensiero di Cristo ( 1 Cor. 2,16) e infine utilizza ancora un'altra immagine, anch’essa molto espressiva: "rivestirsi" di Cristo. "…poiché quanti siete battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo"  (Gal3, 27). L'immagine si ispira, probabilmente, al battesimo, essendo il nuovo battezzato rivestito di bianco  e pertanto l’identità è ciò che esprimiamo, ciò che siamo in grado di far emergere attraverso le nostre azioni e il nostro apparire.
Ma l’identità nella realtà (reale) può essere anche a schema. Nel senso che l’immagine di sé si frantuma in una raccolta di maschere indossate a seconda del momento. Questo accade quando non viviamo la nostra identità più profonda, essere in Cristo, sarà pertanto un’identità “fluida”; una contro testimonianza (Bauman).

1.1 L’identità cristiana è espressione della grazia. La Grazia è l'intervento gratuito di Dio, non ha altra ragione che l'amore di Dio. La grazia e la verità si sono incarnate in Cristo: “mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi, e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio” (Rm 5,2).
Se l’identità cristiana è espressione della grazia, la grazia è quella che ci da stabilità. La stabilità è il requisito essenziale per la crescita, lo sviluppo e la trasformazione del credente. “Crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore Gesù Cristo” (2 Pt 3,18), aggiungiamo facendo riferimento a quello che abbiamo detto sopra, nella conformazione a Lui.
Se l’identità cristiana è espressione della grazia, allora l’identità è unità (con Cristo): “affinché siano tutti uno, come tu o Padre sei in me e io in te, siano anch’essi uno in noi” (Gv17,21).
Tale relazione da luogo a un legame. Pertanto l’identità cristiana è costruzione attraverso la grazia; crescita dinamica, e a sua volta identificazione, appunto con Cristo attraverso questo legame che ha chiaramente il suo fondamento nel Battesimo.
Ora, per rendere possibile lo sviluppo e la crescita cristiana nella grazia, è necessario possedere un’identità frutto di un rapporto e di una relazione  stabile a Cristo e alla sua grazia. Quanto e in che modo è riconoscibile la nostra identità cristiana oggi? e quanto realisticamente noi siamo espressione della grazia?

2. Identità Carismatica
Assumere gradualmente nella propria personalità i tratti dell’identità carismatica
In  primo luogo ci chiediamo cosa è l’identità carismatica per poi individuarne i percorsi di formazione. La chiamata di Dio raggiunge la persona nella sua concretezza storica, nelle sue disposizioni e attitudini umane. Se è vero che la persona si unifica interiormente divenendo sempre più se stessa (identità personale) secondo ciò che è chiamata ad essere identità vocazionale, Conformità a Cristo, è altrettanto vero che tutto ciò non si realizza in astratto, ma all’interno di un percorso di conoscenza e di assimilazione di una vocazione specifica e ‘dentro’ un peculiare carisma:i identità carismatica, Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace.
L’identità carismatica allora diventa un traguardo evolutivo di crescita che però ha bisogno di un percorso mirato, di tappe e di mete intermedie articolate in una logica di progressività. É importante e può essere descritta come un’identità che si costruisce sulla base dei valori e degli ideali espressi dal carisma dell’Associazione: l’annuncio della Misericordia. Il carisma, come dono dello Spirito Santo, ha una sua consistenza obiettiva, ma si rende visibile e concreta quando s’incarna nelle persone, nelle strutture, nelle opere e in progetti concreti. L’identità carismatica è tale solo se si riferisce al carisma e si struttura intorno ai valori vocazionali del carisma. Ciascuna persona perciò deve integrare nella sua identità personale i valori, le scelte e le indicazioni carismatiche implicite nella vocazione alla quale si sente chiamata. Questo cammino non è facile, né automatico: implica la fatica di un’assunzione graduale realizzata a livello personale nell’esperienza quotidiana, esige una ristrutturazione di atteggiamenti e di comportamenti che non sempre è priva di conflittualità e di dolore: la conversione.
Allora, crescere nell'identità deve essere una preoccupazione costante che sollecita una formazione continua e permanente.
La formazione, quindi, consiste in questo processo di crescita e maturazione che si compie mentre la persona risponde all’appello di Dio: un processo di unificazione personale e di costruzione di una ‘identità’ (Cf PI 6; VC 65) che si realizza attraverso alcuni passaggi fondamentali; attraverso alcune scelte. Per tutto questo è necessario consolidare l’identità vocazionale.
 L’identità personale giunge a maturazione quando la persona diventa capace di relazioni mature e giunge a fare una scelta stabile e una scelta di valori significativi; sicché la scoperta della propria vocazione e la progressiva certezza della chiamata completano la formazione dell’identità. Rispondere alle domande: Per chi e per che cosa impegnare le mie energie? conduce la persona a scoprire la propria vocazione (Cosa vuole Dio da me?) e quindi ad acquisire una ‘nuova identità’: l’identità vocazionale che è carismatica, personale e comunitaria, perché si realizza nella relazione con Cristo e con i fratelli e quindi ecclesiale.
3. L’IDENTITÀ DEGLI APOSTOLI DELLA DIVINA MISERICORDIA CON MARIA REGINA DELLA PACE
3.1 La nostra identità e vocazione nasce “dalle  viscere della misericordia di Gesù  e della Regina della Pace. (Gesù a Santa Faustina Q II, pag. 267). La misericordia divina è il più grande attributo di Dio scrive Santa Faustina nel diario e ancora: E compresi che l'Amore e la Misericordia è l'attributo più grande. Esso unisce la creatura al creatore. L'amore più grande e l'abisso della Misericordia li riconosco nell'Incarnazione del Verbo, nella Redenzione da Lui operata. E da ciò compresi che questo attributo è il più grande in Dio (Diario di Santa Faustina Kowalska, Quaderno I, pag.96, Libreria Editrice Vaticana).
La vocazione dell’apostolo della divina misericordia con Maria Regina della Pace è parlare al mondo della Misericordia. Dice Gesù a santa Faustina: Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia (D. 848). Parla al mondo della Mia Misericordia, del Mio amore. Le fiamme della Misericordia Mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini (D.1074).
       
Al centro del carisma di Santa Suor Faustina c’è il valore evangelico del mistero della Divina Misericordia. Vivere questo carisma esige quindi un costante approfondimento di questa verità di fede e la sua contemplazione nella vita di tutti i giorni, nonché esige di rispondere ad essa con un atteggiamento di fiducia verso Dio (ovvero di compiere la Sua Santa Volontà, che è per noi la stessa Misericordia) e un amore attivo per il prossimo. La testimonianza di una vita vissuta con questo spirito è fondamentale per annunciare al mondo la Divina Misericordia. Tale compito si realizza anche attraverso varie opere di misericordia, la parola e la preghiera, soprattutto tramite la pratica del culto alla Divina Misericordia nelle forme trasmesse a Suor Faustina.
- a. l'Immagine di Gesù Misericordioso;
- b. la Festa della Misericordia;
- c. la Coroncina alla Divina Misericordia;
- d. l'Ora della Misericordia;
- e. la Diffusione del Culto della Divina Misericordia.

Il carisma di Santa  Faustina ha apportato nella storia della Chiesa una nuova scuola di spiritualità e il Movimento Apostolico della Divina Misericordia, che in vario modo realizza il compito di rendere presente nel mondo il mistero della Divina Misericordia. L’attualità e il significato di questo carisma lo comprese il Santo Padre Giovanni Paolo II, a cui diede voce in varie occasioni. Anche se la Chiesa – come annotò – sin dagli inizi della sua esistenza annuncia il mistero della Divina Misericordia, oggi sembra invece essere particolarmente chiamata ad annunciare questo messaggio. Non può abbandonare questa missione se è Dio stesso che la chiama a ciò tramite la testimonianza di Santa Suor Faustina. Noi apostoli abbiamo risposto a questo invito di Giovani Paolo II! Il nostro testo ispiratore come Apostoli della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace oltre che il diario è l’enciclica “Dives in Misericordia”.
3.2 La nostra Associazione, inoltre, ha anche un’identità profondamente Mariana legata a Maria.
" Vi sono Madre per l’infinita misericordia di Dio " (Diario di santa Faustina).
Questa identità mariana carismatica l’abbiamo ricevuta nella Chiesa della Divina Misericordia a Surmanci (durante l’incontro di preghiera del 2005), questa chiesa dipende dalla parrocchia di Medjugorje. La Madonna Regina della Pace ci ha chiamati, nutriti e fortificati nella parrocchia di Medjugorje in questi anni, dove attraverso la sua presenza e grazie ai suoi messaggi ha trasformato la piccola parrocchia di san Giacomo nel centro spirituale del mondo e dell’incontro con la Misericordia divina.

Ecco alcuni messaggi che ci rivelano la nostra chiamata.

Cari figli, vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 agosto 1991).


Cari figli, vi invito nuovamente a consacrarvi al mio cuore e al cuore di mio figlio Gesù. Desidero, figlioli, condurvi tutti sulla via della conversione e della santità. Solo così, attraverso di voi, possiamo condurre quante più anime possibile sulla via della salvezza. Non indugiate, figlioli, ma dite con tutto il cuore: Desidero aiutare Gesù e Maria affinché quanti più fratelli e sorelle conoscano la via della santità. Così sentirete la contentezza di essere amici di Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata (Messaggio del 25 ottobre 2003).

Messaggio del 18 marzo 2010  a Mirjana
 Cari figli, mio Figlio non rifiuta coloro che Lo chiamano e che desiderano vivere secondo Lui. Pregate per coloro che non comprendono l'amore, che non comprendono cosa significa amare. Pregate perché Dio sia per loro padre e non giudice. Figli miei, siate voi i miei apostoli, siate il mio fiume d'amore. Io ho bisogno di voi.


Cari figli, vengo a voi come Madre con doni. Vengo con amore e misericordia. Cari figli, in me c'è un cuore grande. Desidero che in esso siano tutti i vostri cuori, purificati col digiuno e la preghiera. Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che attraverso questo trionfo vediate la vera verità, la vera via, la vera vita. Desidero che possiate vedere mio Figlio
(Messaggio del 18 marzo 2007 a Mirjana).


Cari figli, anche oggi sono tra di voi per mostrarvi la via che vi aiuterà a conoscere l’amore di Dio. Invocate il Padre. Lui vi aspetta, ritornate da Lui. Io sono con voi perché Lui nella sua misericordia mi manda  (Messaggio del 2 Novembre 2009 a Mirjana).


Cari figli, oggi vengo a voi con il desiderio materno che mi date i vostri cuori. Figli miei, fatelo con totale fiducia e senza paura. Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e la sua Misericordia. Allora, cari figli, guarderete con occhi diversi il mondo che è attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo. Sentirete i suoi dolori e le sue sofferenze. Non volgerete la testa da coloro che soffrono, perché il mio Figlio volge la testa da coloro – da coloro che volgono la testa dagli altri – Figli, non esitate (Messaggio del 2 maggio 2007 a Mirjana).

Cari figli ! Per la volontà di Dio sono qui con voi in questo luogo. Desidero che apriate i vostri cuori e che mi riceviate come Madre. Io con il mio amore vi insegnerò la semplicità della vita e la ricchezza della Misericordia e vi guiderò a mio Figlio (Messaggio del 2 maggio 2008 a Mirjana).


Cari figli, non abbiate il cuore duro verso la Misericordia di Dio che versa su di voi tanto del vostro tempo. Permettetemi di trasformare i vostri cuori per aiutarmi affinché il mio Figlio risusciti in tutti i cuori e che il mio cuore trionfi (Messaggio del 2 aprile 2007 a Mirjana).

Il mio Cuore brucia d’amore per voi. La sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione! Fatelo sapere a tutti i miei figli. Chiedo solo conversione. Nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo pur di salvarvi. Vi prego soltanto di convertirvi! Pregherò mio figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi! Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi! Rinunciate a tutto! Fate penitenza! Ecco, qui c’è tutto ciò che desidero dirvi: convertitevi! Io presento tutto al mio divin figlio per ottenere che egli mitighi la sua giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice (Messaggio del 25 aprile 1983).


Ciò che rende triste Gesù è il fatto che gli uomini portano dentro di sé la paura verso di lui vedendolo come un giudice. Egli è giusto, però è anche misericordioso al punto che preferirebbe morire di nuovo piuttosto che perdere una sola anima. (Messaggio del 30 settembre 1984).

Conclusione

 La nostra chiamata e vocazione, è collaborare con Maria in questo tempo storico (non viviamo nel 20° secolo; viviamo nel 21° secolo, nel tempo della Regina della Pace e delle apparizioni di Medjugorje), al trionfo del Suo Cuore Immacolato, annunciando al mondo su invito di Giovanni Paolo II la Divina Misericordia.
Porteremo frutto nella misura in cui rimaniamo fedeli alla nostra identità e vocazione e nella misura in cui risponderemo all’invito del Signore attraverso l’accompagnamento spirituale e materno della Regina della Pace.
Per questo i messaggi della Gospa (Madonna), sono tra le fonti della nostra spiritualità (insieme all’enciclica di Giovanni Paolo II con la quale rispondiamo al suo appello, il diario di Santa Faustina; l’appello di Gesù agli uomini e alle donne del 21° secolo e chiaramente alla Sacra Scrittura per conoscere Dio stesso Padre e Figlio e Spirito Santo, che si rivela come Misericordia in pienezza nella incarnazione, passione morte e resurrezione del Signore Gesù). I messaggi  sono un grande insegnamento per fortificare la fede, nutrire la nostra identità e rispondere alla nostra vocazione di essere Apostoli con Maria nel terzo millennio, del Mistero più grande di Dio: la sua Misericordia.

P. Francesco M. Rizzi ofm
Assistente Spirituale







 

 

 

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